

Video
Iconografia

























Ambito veneto, Beata Margherita da Città di Castello (sec. XVIII), Venezia, Convento dei SS. Giovanni e Paolo, refettorio.
Anonimo, Margherita da Castello (sec. XIX), olio su tela, Messico.
Non si conosce l’autore, né l’esatta ubicazione di questo dipinto. Tuttavia la menzione “Conde de Selva Nevada” lo colloca a Città del Messico, luogo dove sorgeva il palazzo di questa nobile famiglia, presente in Messico dalla fine del Settecento.
Antonio Palacios, Beata Margarita de Castelo (1837), olio su tela, Santiago de Chile, Museo Històrico Dominico.
Il dipinto è una interessante testimonianza della diffusione del culto della Beata Margherita anche in America latina. Si noti la completezza degli attributi iconografici atti a identificarla, oltre ovviamente alla cecità: il giglio e il rosario, comuni a tutte le Beate domenicane, ma anche il cuore trilobato e il modellino del presepio.
Ambito napoletano,
Beata Margherita da Città di Castello (sec. XVIII), Dipinto su tela, cm. 140x75, Napoli, Basilica di S. Maria della Sanità.
Beata Margherita da Città di Castello (sec. XX), statua di legno, Las Navales di Manila (Quezon City, Filippine).
Si tratta di una statua processionale di grande valore devozionale, il simbolo del culto alla Beata Margherita nelle Filippine. La chiesa di S. Domenico a Quezon City, nota anche come Santuario di Nostra Signora del Rosario è la sede dei Predicatori nell’arcipelago asiatico, che venne evangelizzato dall’Ordine. Esistono varianti di questa statua, meno riccamente vestite, ma molto rappresentative.
Ambito Umbro, Beata Margherita da Città di Castello con San Domenico e Santa Caterina da Siena (sec. XX), Trittico, Città di Castello, Chiesa di S. Domenico.
Beata Margherita da Città di Castello (sec. XX), statua, legno, Louisville, Kentucky, Chiesa di St. Louis Bertrand.
Statua lignea a carattere devozionale: la Beata Margherita, con il volto scavato, ma autorevole, sorregge un bastone, mentre la mano destra è protesa con gesto benedicente. Collocata sull’altare a lei dedicato, eretto negli anni ottanta del Novecento nella chiesa domenicana di Louisville nel Kentucky, è stata riprodotta nei “santini” recanti sul retro la preghiera per la Novena alla Beata e diffusa dai devoti americani del Movimento per la vita.
Beata Margherita da Città di Castello, sec. XX, statua, Montréal, Canada.
Beata Margherita e la Sacra Famiglia (1761), incisione.
Questa iconografia è particolarmente interessante. Dal dipinto della Sacra Famiglia che sovrasta un altare si dipartono tre raggi che trapassano il cuore della Beata, dove sono ben tre visibili le tre pietre. Si tratta di un evidente rimando alla stigmatizzazione plastica. L’incisione è stampata in V. Mugnani, Sagro Settenario, Venezia, Bettinelli, 1761.
Beato Angelico, La Beata Margherita con i Santi e Beati domenicani (1423-1424), predella, Londra, National Gallery.
Bernadette Carstensen, I Santi domenicani (2016), dipinto, USA.
Il dipinto è stato commissionato all’artista americana dalla Provincia domenicana di S. Giuseppe in occasione del Giubileo per gli 800 anni dalla fondazione dell’Ordine dei Predicatori. Sono rappresentati 24 personaggi – uomini e donne – particolarmente rappresentativi del Santorale dell’Ordine. Margherita, in prima fila, è ben riconoscibile: piccola di statura e cieca, reca in una mano il cuore e nell’altra il bastone. La composizione, luminosa e nitida, appare caratterizzata da una classica compostezza. La Carstensen ha dichiarato di essersi ispirata ai modelli del Beato Angelico e dei van Eyck, espressamente citati nell’iconografia della Vergine incoronata.
Beata Margherita di Città di Castello (sec. XVII), incisione.
Città di Castello, Chiesa di San Domenico
Urna della Beata Margherita
Città di Castello, Chiesa di san Domenico
Vetrata con la Beata Margherita
Città di Castello
Edicola della Beata Margherita
Bernadette Carstensen, I Santi domenicani (2016), dipinto, USA